Juan, il luchador da mischia


La vita a Pueblucho scorre tranquilla tra una bottiglia di Whisky e l’altra, fino a quando la pulzella di turno, la bella figliola di El Presidente, viene rapita dal malvagio Carlos Calaca che la reclama dal mondo dei morti! El prode luchador, Juan, corre in aiuto della gentil donzella, ma perisce nel tentativo di liberarla…

Così comincia la grande avventura del coraggioso Wrestler! Attraversando sette aree da percorrere in lungo e in largo, facendosi strada a suon di cazzotti, calci e mosse speciali, dovremo attraversare il mondo dei vivi e quello dei morti.

Questa meraviglia indie si può definire un metrodi-vania (o grimfandango-vania) ispirato al folklore messicano. Il risultato di questo mix è un gioco d’azione con meccaniche da picchiaduro, che alterna fasi platformcon il passaggio in tempo reale tra due mondi (disponibile da un certo punto in poi). Ciò permette di modificare lo scenario diventando in alcuni frangenti un vero e proprio rompicapo. Gli sviluppatori si sono divertiti tra l’altro ad infarcire il gioco con una miriade di citazioni (memorabile quella di Journey), prova che rispecchia quanto hanno amato e curato lo sviluppo del gioco: controlli precisi, particolare character design e numerose battute e teatrini comici che rubano ben più di una risata.

Essendo un indie game la longevità non è un punto a suo favore: l’ho terminato in dieci ore circa, completando ogni stage al 100% e trovando tutti e sei gli orb che servono per sbloccare il finale alternativo ed un’abilità nascosta.

Il verdetto finale è che per Guacamelee! i soldi sono ben spesi: un’esperienza di gioco che da molto inseguivo e che non mi era più capitato di trovare nei vg odierni. Giocàtelo!


4.7.2013

 

PlayStation 3 / Guacamelee / 9.4.2013