Oboro Muramasa


Se dico Vanillaware a qualcuno di voi viene in mente qualcosa?


Le sue origini risalgono al lontano 1997, su Saturn i membri fondatori di questo piccolo ma talentuoso team sviluppa Princess Crown (mai approdato sulle console occidentali nel 2005). Successivamente crearono una meraviglia action RPG intitolata Odin Sphere: il character design era migliorato considerevolmente, così come le animazioni e gli sfondi. I personaggi si districavano bidimensionalmente attraverso arene molto lineari e piene zeppe di nemici; l’unica variante nel gioco era data da tecniche speciali e devastanti a cui far ricorso oltre alla combo primaria, e la raccolta di semi utili per la creazione di oggetti curativi e di supporto.


Fino al 2009. Non molto è cambiato, se non in un’impronta più hack n’ slash; invece di interrompere il gioco ed avere il tempo di lanciare l’oggetto desiderato, l’azione si basa su un’unica e adrenalinica fase di combattimento con parate e attacchi basati su tre spade, ognuna con la propria micidiale tecnica; l’ambientazione fantasy è stata abbandonata per lasciare il posto al periodo Edo; i protagonisti Kisuke e Momohime sono capaci, padroneggiando la tecnica oboro, di maneggiare potenti katane demoniache forgiate dal famoso fabbro Muramasa e dovranno entrarne in possesso prima del malvagio shogun Tokugawa. I nemici sono ovviamente gli oni, ognuno con il proprio particolare attacco e ciò costringe ad adottare diverse strategie; le stanze ora sono molto meno spoglie, sfondi e animazioni più curati che in passato, sembra di muoversi in un dipinto. La scelta di mantenere il doppiaggio originale è sicuramente stata azzeccata, assieme alla maniacale dedizione nell’animare preparazioni e cotture dei cibi del tempo.


Purtroppo dopo alcune ore la ripetitività prende il sopravvento e per fortuna è possibile scegliere la difficoltà tra muso (facile) e shura (difficile); il mio consiglio è quello di affrontare il gioco in modalità facile, procedendo così in maniera più spedita, senza perdersi in scontri lunghi ed estenuanti, considerando poi che il gioco va finito due volte (come da tradizione Vanillaware —in Odin Sphere ad esempio il gioco si finiva completamente solo rigiocandolo sei volte).


2.11.2012

 

Wii / Muramasa The Demon Blade / 9.4.2009